Una semplice descrizione non basta a spiegare l'esistenza di quest'opera, eppure tenterò di farlo.
Sono una ragazza molto emotiva ed empatica e penso tantissimo, e ogni volta le cose a cui penso si "prendono spazio" nella mia mente facendo si che io non possa pensare ad altro e me li devo segnare per potermi "liberare".
Solo che alla fine, mi ritrovo a pensare ad altro ed il ciclo ricomincia...
Fin ora ho sempre scritto sulle note del telefono, ma ho deciso di prendere coraggio, ed eccomi qui.
In quest'opera ci saranno monologhi, riflessioni, sfoghi, pensieri,dubbi...insomma tutto ciò che passa per la piccola testolina.
Credo che il nome che descriva meglio ciò sia "Diario".
Se non vi piace l'opera vi prego di non reportarla, ma semplicemente di scorrere ed andare a cercare qualcosa che possa garbarvi di più.
Probabilmente, non vedrete mai un "Completata" su quest'opera, essendo che ci scrivo sopra quando sento il bisogno di farlo per sentirmi libera.
Ho sempre considerato la scrittura il modo per comunicare e liberarmi di tutto e continuerò a farlo ora e per sempre.
Non so neanche quando aggiornerò, dipenderà tutto dai pensieri che domineranno la mia testa e che decideranno di farmici filosofare sopra.
Vi chiedo inoltre scusa, se ci saranno errori ma è un diario e in un diario tu puoi fare ciò che vuoi senza temere; in più la maggior parte delle volte io scrivo di sera per cui faccio parecchi errori, tra cui alcuni veramente stupidi(💀).
Detto ciò, dichiaro la descrizione finita, buona permanenza nel mio diario personale❤️.
Real Madrid. La mia squadra del cuore.
Ricordo ancora quando mio padre mi portava alle partite del Real, ero solo una bambina. Quando un piccolo passaggio gli faceva spuntare un piccolo sorriso sulle labbra.
Quel sorriso che si é spento troppo in fretta, come un soffio su una candela.
Il tempo passò é la passione per il calcio non smise mai, ogni partita del Real era come vita per me.
Mia madre si riprese subito dalla perdita di papà, trovandosi un compagno qualche mese dopo. Si chiamava Julien e aveva un figlio. Hector Fort. Giocatore del Barca, numero 32.