Non è una costante della mia vita, lo scrivere, capita di rado, soprattutto ora che sono un po' cresciuta; insomma nel senso che ora non è più uno sfogo adolescenziale, lo scrivere, ma una riflessione, più consapevole, ecco.
Riconosco che il bisogno di scrivere si presenta costantemente in concomitanza con il rischio di esplosione. Quando sono al limite, sull'orlo, che sia essa una condizione positiva o negativa, deve essere una condizione limite. Tipo muro di cinta alla fine di una strettoia, via via sempre meno illuminata.
Avevo un quaderno dove scrivevo, prima. Dovrei prenderne un altro. Scrivere sui bordi di un diario non è l'idea migliore, soprattutto durante un viaggio su un treno molto affollato.