Immagina di portare un segreto dentro, il quale piano piano ti lacera; ti lascia un segno indelebile, un marchio che quotidianamente sei costretto a scorgere e che ti ricorda costantemente quel giorno, quel momento, quel dolore. Ti toglie ogni attimo di felicità e lascia spazio all'indifferenza di fronte a qualsivoglia situazione. Non l'ho voluto, l'ho subìto. Spesso l'amore rende cechi e porta a compiere azioni irrimediabili, irreparabili, ed è per questo che non ho alcuna intenzione di trovare il principe azzurro o un lieto fine, perché non esiste. Non esistono queste cazzate. "Le anime più forti sono quelle temprate dalla sofferenza. I caratteri più solidi sono cosparsi di cicatrici." come diceva il filosofo e poeta Khalil Gibran. Ciò che non ci uccide ci fortifica, e inevitabilmente fa creare dei muri talvolta anche con persone a noi care. L'unica cosa che riesce a distrarmi da tutta quella merda che mi porto dentro, è indubbiamente la lettura; trovo che dai poeti, dagli autori e dai filosofi si possa apprendere e rendersi conto di dettagli che nella quotidianità ci sfuggono. Il segreto tiene ancorati a sé chi lo mantiene e lo tortura, creando paranoie e accecando il povero mal capitato, facendolo diventare quasi pazzo. Eppure uno squarcio di luce aperto in mezzo alle nuvole, permette di esporre il fiore più fragile ai suoi raggi, donandogli vitalità e salvezza. [ All'interno della storia sono presenti scene di sesso esplicito e comportamenti che potrebbero urtare la sensibilità altrui. Se siete deboli di cuore non leggetela💛]