Lexa Morris, è una impresaria di fama mondiale, boriosa, egocentrica e ricca sfondata. Il suo lavoro è quello di ridurre sul lastrico le piccole aziende per poi smembrare e rivenderle al miglior offerente. Mai una distrazione, mai un'esitazione, sempre ligia ai suoi principi e alle sue condizioni, spietata e senza cuore negli affari e nella vita privata. Nell'ultima acquisizione si imbatte per "caso" nella figlia del CEO dell'azienda, Clarke Gibson. Era da tempo che la stava cercando, proprio in quel preciso momento decide il fato di quella ragazza: in un modo o nell'altro sarebbe stata sua. Così riduce sul lastrico il padre e poi gli propone un patto: sua figlia al posto della galera e della sua reputazione. Clarke Gibson - vittima sacrificale - è costretta a sposare la donna che odia di più al mondo, per evitare alla sua famiglia la bancarotta e una accusa per frode. Non ha voce in capitolo in questo patto, perché il padre ha già siglato l'accordo e lei è costretta ad accettare la sua sorte, solo ed esclusivamente, per salvare l'onore e la reputazione del suo amato padre. La sua resa è solo una posa, in realtà il suo carattere forte e testardo le farà sfoderare gli artigli sulla sua consorte. Forse alla fine cederà e si concederà alla moglie, ma non senza lottare. ∞