Ginevra, orfana da pochi giorni, si ritrova catapultata in una nuova realtà, di fronte alla sua nuova casa: un orfanotrofio. Ginevra ha sette anni e non sa bene perché si trovi lì, dove sia la sua mamma o quando potrà rivederla. Sa solo che i ricordi degli ultimi giorni sembrano essersi dissolti nel nulla. Dove sono finiti? Il tempo passa e Ginevra ha ormai diciassette anni, un piccolo lavoretto estivo, un migliore amico di cui è segretamente innamorata, e la memoria ancora frammentata. La vita sembra andarle bene. Finché una tempesta non travolge ogni cosa. La signora Alberti le rivela l'esistenza di una lettera diretta proprio a Ginevra, da parte di sua madre. La sua madre morta. Nella lettera la donna le fa una richiesta, le chiede di andare in cerca di suo padre, trovarlo e chiedergli di raccontarle la storia. Raccontarle del passato. Ginevra è confusa, suo padre non sa nemmeno chi sia, non sa neanche se ne abbia ancora uno. Da dove dovrebbe cominciare senza un nome o altro? In mano non ha nulla, eppure inizia a pensarci. Come potrebbe far finta di niente a quel punto? La curiosità è troppa, supera qualsiasi paura, così come la voglia di conoscere la verità supera il rancore per tutte le bugie. Ginevra comincia questa ricerca, una di quelle lunghe, dolorose, che le prenderà non solo tempo, ma anche una parte di sé stessa. Intanto, però, il presente non aspetta lei, la vita va avanti, inizia il quarto anno di scuola, arriva un nuovo odioso professore di lettere, la signora Alberti viene a mancare e le persone intorno a lei soffrono senza che se ne accorga. Per Ginevra non esiste altro che il suo passato, lasciando che diventi più importante di qualsiasi altro. Fino a quando non si accorge che chi resta ancorato al passato non potrà fare altro che restare intrappolato in un tempo che non esiste più, mentre il mondo si muove rivolgendosi al futuro. Quando il passato minaccia di distruggere tutto ciò che ci appartiene, ha senso cercare la veritàAll Rights Reserved
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