Rose Weasley odia non riuscire a stare al passo con il suo nome.
I Weasley sono importanti, una delle famiglie più prestigiose di cacciatori di vampiri di tutta Londra, e suo fratello Hugo ne è la prova.
Lei invece odia quel fardello, la sua discendenza, e odia il fatto di non riuscire a incarnare ciò per cui è nata.
Tutti sanno che è una debole, e tutti vorrebbero essere al suo posto perché convinti di poter fare meglio di lei.
Tutti tranne Scorpius Malfoy.
Lui e Albus scivolano tra i corridoi di Hogwarts come fantasmi, vedono tutti ma non guardano nessuno. Sono indifferenti alla voci che circolano tra gli studenti sul clan di vampiri della Foresta Proibita.
A Scorpius non interessa sfidare i suoi coetanei a mettere piede in quel bosco e non gli interessa in alcun modo Rose Weasley e la sua anonima presenza.
Tutto cambia la notte in cui Scorpius capisce che Rose non è trasparente e debole come tutti credono e che, al contrario, dovrebbe avere paura di lei... più di quanta lei ne abbia di lui.
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Tratto dal prologo:
"No, io ero una Weasley. Era la mia eredità, la mia maledizione, e in qualche modo dovevo diventare capace di affrontarla.
Fronteggiai zia Ginny e sollevai i pugni davanti al viso, prendendo a girarle attorno.
Lei abbozzò un sorriso e portò una mano alla giarrettiera legata sulla coscia, sopra i pantaloni di pelle che le fasciavano le gambe sode e forti.
Tirò fuori un piccolo stiletto di legno, grande quanto una lima per le unghie, e me lo lanciò.
Lo afferrai al volo. Non ero forte ma avevo ottimi riflessi, utili nel Quidditch.
-Impugnalo bene- mi ricordò Ginny, riprendendo a girarmi attorno. -E ora prova a prendermi. Mira al cuore, mi raccomando.-
Sentivo addosso gli occhi di Hugo e dei miei genitori, ma non mi voltai.
Dovevo vincere quello scontro a tutti i costi.
Sarei diventata forte quanto una cacciatrice doveva essere.
Forte più di un vampiro."
Mi sentivo imprigionata in un castello di sabbia, non ero mai riuscita a costruire nulla di saldo nella mia vita; ma poi arrivò 𝘭𝘶𝘪, come un'onda anomala, in grado di distruggere le mura che mi circondavano. Con quel ragazzo scoprii che cosa significasse avere la libertà di cadere, di lasciarmi andare; sfidava la marea, combatteva contro gli scogli.
Non avevo mai visto un'onda arrendersi, nemmeno lui lo aveva mai fatto, ammirava la libertà delle onde, per questo amava il mare, e per questo, 𝘪𝘰 𝘢𝘮𝘢𝘷𝘰 𝘭𝘶𝘪.
#2 jjmaybank
#1 obx
#2 outerbanks
[La storia seguirà le vicende delle quattro stagioni di Outer Banks, i crediti della serie vanno a Josh e Jonas Pate. Mentre il personaggio di Kate è originale e creato da me. VIETATO COPIARE IN QUALSIASI MODO.]