DAL LIBRO:"Sono un mostro" dissi urlando al ragazzo che avevo davanti. "Smettila! Non è così" disse con fare autoritario. Io scossi la testa alle sue parole."hai visto ciò che ho fatto? Come puoi ancora dire il contrario?" Esclamai"Non sei un mostro Sara. Non sentirti diversa da me! Io e te siamo uguali. Solo che tu sei più speciale di me. Sei unica. Nel bene e nel male. E ringrazia sempre di essere come sei. Persino quando esserlo significherà soffrire con un'intensità superiore a quella di qualcun altro." Disse lui avvicinandosi a me cercando di abbracciarmi. Ma io mi spostai velocemente e risposi "Ma io non voglio essere speciale o unica. Voglio essere una persona normale. Con problemi normali e un vita normale. Chiedo troppo forse?" Chiesi con la voce spezzata sentendo le lacrime pungermi gli occhi. Lui provò ad abbracciarmi per l'ennesima volta e questa volta ci riuscì."So che è dura angelo. Ma so anche molto bene che tu puoi farcela. E poi... Non dimenticare mai che io sono con te. E giuro che non ti lascerò combattere questa guerra da sola." "E se dovessi farti del male? O se tu dovessi farne a me?Non voglio partecipare a questa guerra sapendo che se io vivo tu muori. Uccidimi ti prego." Lui aumento la stretta e disse "Questo mai. Non Mi farai del male e io non ne farò a te. Te lo giuro. Troveremo un modo." Mi allontanai un po da lui per guardarlo in quei suoi bellissimi occhi azzurri "Lo giuri?" Dissi "Lo giuro." Rispose per poi annullare al distanza tra di noi e baciarmi. C'è l'avremmo fatta. La speranza si era riaccesa in me e questa volta non l'avrei fatta spegnere.