~Prologo~
Giulia ha quattordici anni e frequenta la scuola media. È svogliata e complessata come si conviene alle ragazzine della sua età. Veste con gli stessi leggins e le felpe delle sue compagne di scuola, dalle quali è impossibile distinguerla quando sono in gruppo. Ha una sorella grande che adora, tanti compiti da fare e ama l'hip hop. Una ragazzina qualunque
E, proprio come tante altre, Giulia è autolesionista. Si infligge lunghi tagli sugli avanbracci, postando poi le foto delle cicatrici su Tumblr. Se un'amica le chiede come fare altrettanto Giulia la tratta malissimo, prodigandosi poi in frasi di incoraggiamento per aiutarla a uscire dalla crisi.
Giulia è brava con le parole. Le usa per esprimere odio, disagio, affetto, riempendo ogni sentimento di sfumature. Eppure né le parole né i tagli che porta sul corpo sono stati sufficienti a portare alla luce il suo dolore.
Le amiche le stanno vicino con un misto di timore e ammirazione.
Credo sia abbastanza ovvio...
Siccome Papá Riordan è un piccolo -grande- figlio di *inserire nome della città del cavallo* ha gentilmente omesso la parte dove Will e Nico si mettono insieme.
Quindi, ecco come la vedo io.
In più ci saranno altri capitoli con momenti sconnessi tra di loro, senza un particolare filone. Solo momenti dolci.
Piccola precisazione: in questa storia Will ha 18 anni e Nico 16 perché ho deciso così. Grazie dell'attenzione.
NESSUNO è obbligato a leggere. Per cui se non ti piace il genere è okay, ma almeno non essere masochista e sadico, e evita la storia del tutto. Graize.
Per chi è ancora qua, iniziamo!