1978.
Siamo in piena guerra fredda, negli anni della musica punk. Sui giornali svettano titoli allarmanti su una probabile terza glaciazione, o al contrario, sul riscaldamento globale.
In questo mondo diviso e teso, all'ombra di metropoli inebriate da tossicità invisibili e dal mito del successo, si muovono loro, i Mágoi. Paladini della giustizia da sempre al servizio dell'umanità e da essa disconosciuti, tanto da venir perseguitati per secoli, i Mágoi agiscono come spie.
E quando Padre Machado, il monaco cieco che vede tutto, preannuncia la venuta di un Evocatore Legionario capace di scatenare persino le forze ancestrali, la truppa d'élite del Santo Istituto magico di Autrefois si mette sulle sue tracce.
Gli indizi sono fumosi, il futuro è incerto, ma il gruppo di giovani Mágoi capitanati dall'Animatore Leonidas Leventis approda nella città di Monaco di Baviera e comincia a esplorare l'Accademia di Belle Arti, dove i segnali indicano la presenza di questo grande potere. Non senza difficoltà e soprattutto, non senza rimanere immuni dal fascino di chi il potere non ce l'ha: i Normati, persone come noi.
Evocazione è un'allegoria della società contemporanea. Una critica ai conflitti odierni, alla società del consumo e ai colpevoli del climate change, primi tra tutti le industrie multinazionali.
L'opera nasce dall'interesse per l'etnografia della scrittrice, che ha un background umanistico e antropologico, che durante il lockdown ha campionato tutte le forme di magia esistenti dall'alba dei secoli, cercando di tracciare una storia dei vari sistemi di pensiero che fosse scevra da ogni pregiudizio. Sono nati così Ottavia, la protagonista della storia, un'Alchimista che lotta contro il sistema politico architettato dalla sua stessa gente, Leonidas, compagno di mille avventure e Kilian, discendente di Rinnegatori della magia che non conosce il suo potenziale e rischia di scatenare una catastrofe di proporzioni incalcolabili.All Rights Reserved