Buck non sa perché l'ha fatto e non sa se pentirsene oppure no. Dentro di lui tutto tutto è giustificato dalla loro copertura, devono fingere di essere sposati da un anno, giovani e belli, felicemente sposati dopo un fidanzamento di 3 anni. Il problema non era il bacio, Buck lo sapeva bene. L'aveva baciato in maniera semplice, le sue labbra carnose si erano poggiate su quelle altrettanto carnose e morbide del proprio partner in maniera naturale, spontanea. Eddie non si era ritratto o irrigidito, aveva ricambiato allo stesso modo come se fosse un gesto abituale e non una cosa improvvisata. Il problema erano le sensazioni che aveva provato durante quel bacio e subito dopo, le stesse sensazioni che stava provando in quello stesso momento e che sentiva ogni volta che l'ispanico era nelle vicinanze o quando lo abbracciava e accarezzava... o semplicemente quando si guardavano, anche dai poli opposti della stessa stanza. Esattamente come in quel momento; Eddie lo guardava da lontano, seduto sul divano nell'area relax della stazione dei vigili del fuoco. Sorrise e Buck sentì il proprio cuore esplodere. Lentamente si avvicinò a lui vedendolo spegnere il televisore e allungare la mano destra in sua direzione. « Ti vedo stanco. » Buck sospirò stringendo la sua mano nella propria prima di sedersi accanto a lui e poggiare la guancia contro lo schienale del divano, lo sguardo su Eddie. « Troppi pensieri, mi fanno dormire poco. » « A cosa pensi? » Domandò, l'amico, continuando a tenergli la mano. Gli accarezzò il dorso e, in un gesto naturale, intrecciò le dita delle mani a quelle di Buck che ricambiò allo stesso modo. Sorrise, timidamente, quasi nascondendo il viso contro la spalliera imbottita del divano prima di inclinare un po' la testa e poter guardare di nuovo Eddie. « A noi. » All rights reserved - © copyright Claudia Barreca