Il ragazzino era bassino, pallido, quasi cinereo. Gli occhi, due pozze scure, erano puntati su di lui, ed i capelli ,neri come la pece, erano una massa disordinata. Quegli occhi. Percy ci lesse qualcosa di diverso dagli altri. Erano privi di pena o pietà, solo colmi di consapevolezza. Nico. Il ragazzo apparteneva alla stessa classe di Percy, eppure i due non avevano mai parlato molto, si erano limitati ad un dignitoso ignorarsi reciproco. Eppure adesso era lì, quel ragazzino, poco più piccolo di lui, era venuto fin lì, e sul suo viso Percy aveva letto qualcosa di più degli altri e per qualche ragione questo lo aveva fatto stare male. Lo aveva guardato, per un breve istante, e poi era scappato via, lontano da quegli occhi che lo facevano sentire tanto inadeguato.
"Lo sai?"- lo interruppe Percy-" pensavo che sarebbe stato più difficile. Starti vicino, intendo. Invece, alla fine, mi sono abituato ad averti sempre tra le scatole"-Il moro strinse Nico in un abbraccio soffocante, il più piccolo provò ad allontanarlo, senza troppa convinzione- "ho sempre pensato che tu avessi bisogno di essere abbracciato".