La poesia riflette sulla necessità dell'umanità di evolversi e progredire, ma sottolinea che questo non sarà possibile se gli individui non si rispetteranno gli uni con gli altri. La mafia è un ostacolo al progresso a causa della sua natura distruttiva che non risparmia nemmeno un bambino di 12 anni.
L'opera fa riferimento alla tragica storia di Giuseppe Di Matteo, figlio del pentito di mafia Santino, che venne rapito, torturato e ucciso perché il padre aveva deciso di collaborare con la giustizia. Il componimento denuncia la crudeltà e la mancanza di umanità degli assassini che sequestrarono e uccisero il ragazzo, nonché la necessità di sconfiggere la mafia per costruire una società civile.
"Alla fine ha vinto mio figlio, i suoi assassini sono tutti in carcere" -cit. Santino Di Matteo
La mia è una poesia che urla alla collettività poiché condizione fondamentale per una società civile, dove l'autorità non si misura nelle vittime che mieti. Parlare o parlare, non c'è un'alternativa, perché se una parola salva o uccide è una tua scelta... Però il silenzio ammazza sempre e Santino ha fatto la nobile scelta di sacrificare la vita del figlio per salvarne molte di più.
"Una parola, una vita o mille lo decidi tu" -cit. Giada_Scarlet