Story cover for Io che ero Semola by eleavanzini
Io che ero Semola
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Ongoing, First published Mar 03, 2015
Mature
Io ero semola e una volta andavo per vivere come ogni essere che con passione era solito esplicare le sue funzioni vitali.
D'altronde quando mai un cigno è in grado di soffiare col suo becco da stambecco,
E quando mai saper avere voglia di vivere era una sensazione affabile,
Io che ero semola vivevo pur sapendo di essere morto.
La vita di Semola in poesia 
Scritta da Semola 
FINE
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57 parts Ongoing

LA TABAGISTA ALCOLIZZATA, la storia di Lele, una lella. Bevo e fumo a spese degli altri. Vivo d'insonnia in notti vagabonde, sul ricordo di ricoveri ricchi di storie d'amore che mi hanno cambiato la vita, impresse sulla mia pelle in venti e più tatuaggi dedicati. Questa è la storia di quei tatuaggi, di quei ricoveri, di quelle fughe alcoliche e dei miei vagabondaggi senza meta, a caccia di un perché. Botte e lacrime inespresse, sorrisi dipinti di libertà e di una voglia di vivere sepolta da una malattia mentale spinta al suicidio, sulla scia di lutti e abbandoni, una gioventù senza dimora, uno sbronzo delirio disperato fra senzatetto e cartocci di vino, una femminilità perduta utopica, nel cuore di una ragazza che non è in grado di convivere con se stessa, sempre in cerca di qualcuno, in un'illusoria solitudine della sua testa, fra mille disavventure del quotidiano che non conosce routine. Uno sbaraglio senza fine, il naufragio delle sue speranze col sogno di un amore perduto nel viaggio di disintossicazione che lei non è riuscita ad affrontare. Un flusso di coscienza miserabile, al respiro di una sigaretta sul davanzale, in una notte interminabile aspettando un'altra alba senza Zeno.