David, una vita senza me?
Povero illuso, lo sai pure tu, non te la lascio neanche immaginare.
Mi ripeti sempre:
«Guarda, fai attenzione. Ho il cuore rotto, non so amare».
Ti vedo calcolare ogni tua mossa, andare via e poi tornare qui, proprio dietro la mia porta.
Fai finta di tenere gli occhi chiusi. Il cuore duro... ma alla fine, subito ti scaldi.
Ce l'hai col mondo intero, io l'ho capito...
ho controllato ogni pugnale presente alle tue spalle.
Ci penso spesso, sai...
sarei voluta arrivare prima, prima delle altre, prima del tuo dolore, prima delle lacrime. Prima di questi sorrisi finti, i problemi di fiducia e i polmoni consumanti dal fumo per lo stress.
Sarei voluta arrivare in tempo, per strapparti da quelle mani sporche e da tutte quelle parole false. Per vederti sorridere, lottare, credere nell'amore. Sarei voluta arrivare prima, per amarti,
per tenerti stretto, al sicuro, per poter avere per me tutto quell'amore che hai regalato a gente malata.
Sarei voluta arrivare prima, per averti mio, completamente, senza paura.
Sarei voluta arrivare prima, ma sono arrivata adesso e ho questo cuore rotto fra le mani, sembra quasi che non abbia vita. Ti guardo in faccia e non sorridi, ma lo vedo da come mi fissi che sei vivo, che hai voglia di lasciarti andare e mandare al diavolo quei limiti che crea la tua mente.
Hai il cuore malandato, che funziona male, come dici tu... ma gli occhi,
i tuoi occhi, cazzo, sono ancora belli.
Sarei voluta arrivare prima, per averti,
completamente,
ma sono arrivata adesso, e lo giuro su chi vuoi, insisterò fino a curarti.