Scoppiai a ridere e poco dopo lui mi seguì. "Sei simpatico..."
"Harry" Mi anticipò. "Mi chiamo Harry"
"Io sono Muse" Il suo sguardo si assotigliò nel'udire il mio nome. Cosa avevo detto?
"Ci siamo già conosciuti, per caso?" chiese, perplesso.
Scossi il capo. "Non che io sappia. Perchè? Qualcosa non va?"
"No solo...E' un nome un pò particolare, credevo ce l'avesse solo lei" Mi studiava morbosamente con lo sguardo. Lei?
Le sue occhiate mi misero in imbarazzo, tanto che distolsi lo sguardo e mi avvolsi tra le mie stesse braccia.
"Harry?" Lo richiamai, mormorando. "Lei chi?" chiesi sommessamente.
***
Il desiderio. Un'ossessione quasi opprimente. Un fuoco che ti arde dentro, ti brucia, ma tu non lo spegni. Una tempesta che ti sconvolge l'esistenza, ma tu la lasci fare. Desiderare il proibito è come tentare di acchiappare il fumo a mani nude. PIù non riesci e più ci provi. Più ci provi e più ti sfugge. Più ti sfugge e più lo desideri, fino a quasi farti consumare dalla passione. Una passione nascosta, bugiarda.