L'instabilità emotiva di Maylee Marshall è paragonabile al continuo alternarsi di sole e pioggia nella metropoli londinese. Dopo la laurea in storia dell'arte contemporanea, prossima a terminare il master in direzione artistica, e in attesa di coronare il suo sogno di diventare una famosa e promettente gallerista o direttrice di museo, Lee vive il periodo estivo come se fosse un film: tra ubriacature, shopping sfrenato, sesso, sedute con la terapista dove vomita lacrime, messe della domenica mattina nonostante l'agnosticismo, e la sua inestimabile collezione di figure di merda, tenta di portare allegria e felicità anche nella vita dei suoi altrettanto strambi amici. Insomma, tutto sembra procedere bene tra lacrime e risate, se non fosse che all'improvviso il suo amante preferito scompare nel nulla, senza lasciare messaggi, e il conto bancario di Lee finisce sul rosso a causa della sua vita frenetica portando i suoi genitori alla severa decisione di non finanziare più le sue folli spese, e a incoraggiarla a cercarsi un lavoro part-time, rendendole anche impossibile lamentarsi delle sue continue delusioni sentimentali con la psicologa. Ormai, Lee sembra essere divenuta protagonista di un romanzo di Sophia Kinsella, una Fleabag presa su Aliexpress, e intrappolata in un quadro di Salvador Dalì per l'immensa quantità di situazioni e avvenimenti al limite del surreale che contornano la sua vita. Tra shopping sfrenato che la ridurrà sempre al lastrico, crampi di fame, crisi di pianto, nottate di fuoco con un amante diverso ogni settimana, risate isteriche e continue figure di merda e gli ultimi esami che la separano dall'agognata laurea, riuscirà Lee a coronare il suo sogno e a continuare a essere la giullare dei suoi amati compagni di avventure?
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«Qualcuno,» dico io immaginandomi truccata da pagliaccio, «un giorno farà una serie tv sulla mia vita e diventerò una nuova leggenda, degna erede di Jenna Hamilton e Fleabag.»
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La sensazione di non essere mai al proprio posto; quella voglia di scappare e non voltarsi indietro; l'impulso di distruggere tutto solo per vedere il mondo a pezzi quanto te. Emily è alla disperata ricerca di una mano che la afferri e la strappi a sé stessa, alle parole degli altri che le sono rimaste incollate addosso. La soluzione le arriva in un pomeriggio di noia, mentre il vapore di una tazza di cioccolata fumante le annebbia i pensieri, oscurando anche un po' di quel dolore che si porta dentro. Partire! Non per scappare ma per correre incontro a quei sogni che da tempo non si permette più di disegnare. Un'avventura, dall'altra parte dell'oceano: l'ultimo anno di liceo in una nuova scuola e la possibilità di essere finalmente ciò che vuole. Mentre guarda fuori dal finestrino di un aereo diretto a Los Angeles, sentendo le nuvole accarezzarle i piedi, non immagina che poco distante da lei, una vita ancora sconosciuta è già incatenata alla sua. Cameron, occhi profondi e smarriti da bambino che fanno a pugni con la sua espressione da uomo arrabbiato, sta tornando a casa, con una valigia di segreti e rancori. Non sa che sullo stesso aereo, a qualche sedile da lui, Emily lo sta aspettando. Dicono che si passi troppo tempo con la testa china sullo smartphone e che dietro l'angolo ci aspetti silente il pericolo dell'alienazione. Ma se le dita che scorrono frenetiche sullo schermo stessero dando corpo, voce e odore ad una storia che aveva bisogno di essere raccontata? Se i caratteri potessero essere infiniti come le sfumature delle emozioni?
19.01.2016
05.08.2016.