Forte come il ferro, bianco come il nulla

Annalisa si addormenta la sera del ventiquattro Dicembre
duemila quattordici, sdraiata sulla vecchia Volvo di sua madre -
e quando li riapre, si trova circondata da serpenti di plastica e bianco.
Tanto bianco da soffocarci.
Le viene spiegato che in seguito ad un incidente sua madre è deceduta,
ma il vero problema, è che Annalisa non ricorda di aver mai avuto una madre.
Annalisa non ricorda nulla dei suoi precedenti quattordici anni di vita: la sua mente è odiosamente vuota.
Per la riabilitazione, viene affidata alle cure di Marco, psicologo trentenne divorziato e
fiero alcolista anonimo.
Tra una battutaccia e una lettura di Freud, i due impareranno a conoscersi e svilupperanno un legame
che va oltre il semplice affetto e surclassa l'umano amore.
Un legame che è puro, forte come il ferro e bianco come il nulla.