Storia per il mese del pride 🏳️🌈
"Prendiamo questo" disse Jace alla donna dietro il bancone. Doveva essere una fata, perché annuì e così facendo i suoi capelli si mossero, rivelando delle orecchie a punta.
"Non è la tua bandiera, però. Le bandiere giuste si illuminano."
Jace rise. "Ah, no. Loro sono i figli di mio fratello e suo marito. Sono lo zio."
La fata inarcò un sopracciglio. "Non dici che sei etero?"
"È una specie di invasione di spazi queer? Sono un ally, giuro."
"Non era quello che intendevo." La fata gli porse il peluche e prese i soldi. "Di solito, voi altri volete urlando al mondo che sì, siete brave persone ma non siete gay. Non sia mai che qualcuno ci provi con voi."
"La gente ci prova con me in continuazione. Sono incredibilmente attraente" disse Jace facendo un sorriso felino. "Come potrei privare i gay dell'onore di ammirarmi? Tutti dovrebbero farlo. E poi non importa quanto etero tu sia, la gente avrà comunque cotte per te."
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Oppure, Jace, Max e Rafe fanno shopping pre-pride, il soggiorno viene invaso da glitter arcobaleno e Alec è il miglior parabatai del mondo. Ah, sì. Ci sono i peluche arcobaleno 🏳️🌈