Eli ha il primo drink in mano e si sta guardando attorno quando quell'odore attira tutta la sua attenzione: è dolce ma speziato allo stesso tempo e gli ricorda fin troppo quelle assurde candele profumate che suo padre si ostinava a tenere in casa senza spiegargliene il motivo. Si lascia guidare dall'istinto inseguendo quel profumo fino a intravedere un ragazzo: sembra più grande di lui ma non troppo ma non riesce a distinguere bene i suoi lineamenti. È appena uscito da una delle camere, si sta sistemando la camicia quando Eli nota qualcosa cadergli dalla tasca. Ne approfitta per avvicinarglisi, chinarsi ad afferrare l'accendino cadutogli e attirare la sua attenzione. "Scusa ti è caduto questo." "Grazie mille. Sei davvero gentile" gli dice sfilandoglielo delicatamente dalle dita. Eli sente il cuore battere all'impazzata e davvero non riesce a comprendere cosa gli sta succedendo. "Figurati" risponde sentendo il bisogno di trattenerlo ancora per un po'. "Io sono Eli." "Mitch."