55 parts Complete [...] Tornando alle 7,837 anime vaganti, ce n'è una in particolare che proprio non sopporto. Ma, mio malgrado, è anche l'unica di cui m'interessa. Per il resto, però, tutto bene!
[...] Ha spalancato la portiera e avrei voluto essere quella portiera; poi, però, quando ha strizzato la pezza avrei tanto voluto essere quella pezza. Ora sono confusa, non so in cosa vorrei reincarnarmi. Le sue mani, poi: potrebbero esser considerate l'ottava meraviglia del mondo. Le venature che si mostrano senza la benché minima vergogna. Questi pensieri stanno prendendo padronanza del mio cervello e non solo. «M'inginocchio o mi metto dietro?»
[...] «E tu, invece di dire sciocchezze, perché non abbracci Polen?» Gliela indico.
Can si guarda attorno. Nota Deniz accovacciato, pronto a scattare; subito dopo guarda me, alza le spalle. «Va bene,» annuisce, indicandomi di avvicinarmi con la mano. «Vieni qui e ti abbraccio.»
«Ma che cosa stai dicendo Can, ti prego...»
«Mi hai sentito o devo ripeterlo? Riesci a sentirmi bene?»
«Ti ho sentito bene e no, Can, non puoi abbracciare me. Devi abbracciare Polen.»
«Dai, vieni!» Mette il broncio come farebbe un bambino di cinque anni. «Mi dai un bacio e ce ne andiamo, è semplice! Devo venire a prenderti io? Guarda che lo faccio, Elin.»
«Smettila di scherzare, Can.»
«Non sto scherzando. Aspetta, vengo a prenderti.»
Punto di vista di Can:
[...] «Ma la palla è entrata in porta?» Emre usa una metafora affinché nessuno attorno a noi capisca di cosa stiamo parlando. È già imbarazzante che il problema sia il mio, ci manca solo che perda la dignità davanti a tutta "La Gabbia".
«La palla è entrata eccome!» Annuisco. «Ma non ho provato niente.»
«Che palla strana, la tua: fa goal soltanto se a tirarla ci pensa Elin.» Commenta Ozan, ridacchiando.