Chiusi per la prima volta la porta di camera mia, i miei genitori dormivano quindi non avrebbero mai notato questo particolare. Presi dal mio raccoglitore arancione un foglio bianco, avvicinandomi l'astuccio per prendere le penne. Una rossa per il titolo e una nera per scrivere il contenuto. La notte mi aveva consigliato di scrivere una lettera, così da poter sfogare il mio povero cuore tormentato. Ho passato un anno diverso rispetto agli altri anni. No, purtroppo il mio rapporto con i miei compagni di classe non è cambiato, anzi è peggiorato. Ho perso anche una persona a me molto cara, ma ne ho ritrovata un'altra che adesso sto perdendo perché le nostre strade sono pronte a dividersi per quanto io non voglia. Caro Destino; Non so se esisti davvero oppure sei solo il frutto di una mente molto fantasiosa di qualche uomo, ma questa sera ho deciso di scriverti, perché ho una richiesta da fare. Non mi interessa il denaro, per quanto possa essere utile in questa società capitalista. Non voglio neanche l'ultimo modello di cellulare, il mio, anche se un po' rovinato, va benissimo. La mia richiesta è un'altra. Come ben sai questo è stato il mio ultimo anno scolastico, mentre i giorni di agosto scivolavano via dalle mie mani, avevo già pensato che avrei odiato quest'ultimo anno, invece l'ho amato. Ho conosciuto il mio nuovo professore di filosofia e storia e, stranamente, gli sono piaciuta. Non Valeria, Marco o Gianluca, ma io. In pochi mesi, il prof mi ha fatto sentire parte della classe, cosa che i suoi colleghi non hanno mai fatto. Con lui ero libera di essere me stessa. Domani si svolgerà il mio esame. Non ho paura, perché c'è lui. So che tutto andrà bene perché c'è lui e il suo modo di mettermi a mio agio. Ma ora veniamo alla mia richiesta. Ciò che voglio è avere il prof sempre vicino a me. Non mandarlo via da me. Lascialo ancora nella mia vita, ti prego, perché posso sopportare di tutto, ma la sua lontananza no.
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