"mary jane, mia bella mary jane. un angelo caduto dall'inferno sulla terra, la cui voce fa invidia alle sirene. la cosa più bella e pericolosa che abbia mai visto, una persona che avrebbe potuto fottere qualcuno nella più grande scommessa della sua vita senza un minimo di rimpianto. e lo fece. di fatti, la sera dopo quello spettacolo, vinse la modica cifra di settanta mila dollari a blackjack. non esultò neanche quando lo scoprì, era come sicura che avrebbe vinto. appena finita la partita, si alzò con il suo calice di vino rosso fra le mani, mise le sue fiches nella borsa e se ne andò. andò via senza dire niente, senza preoccuparsi del fatto che quattro ragazzini erano lì a guardare sbalorditi, senza preoccuparsi di aver scatenato un putiferio per aver giocato con ultrasessantenni ma aver vinto a diciotto anni appena compiuti. lei era la donna che volevo, la donna che dovevo avere a tutti i costi, anche se non me lo avrebbe mai lasciato fare."