Mariah ha sedici anni. È giovane, intelligentissima, graziosa nonostante la faccia imbronciata e gli occhiali.
Ma non ha una casa. Non ha un popolo. Ha solo una sorella Impura, Alina, a cui lei dedica tutta se stessa.
Sua madre è la donna drogata e depressa che siede con lei al tavolo della mensa, e con cui non ha mai parlato dopo aver partorito.
Suo padre è la cellula di 400 anni prima che, scongelata e conservata, ha fecondato la donna che per legge deve chiamare "mamma".
Ma soprattutto, vive su Eternity, la futuristica, meravigliosa, enorme navetta che per gli uomini, da oltre 400 anni, funge da casa.
Riuscirà Mariah a salvare Alina, realizzare i suoi sogni e, soprattutto, a sventare un complotto che rischia di distruggere la fragile pace di Eternity?
Aprì gli occhi e guardò istintivamente l'orologio posto sul comodino,quei numeri rossi illuminavano la stanza buia,poi si voltò verso di lei,dormiva ancora,lo percepiva..si alzò cercando di non fare rumore,voleva lasciarla dormire ancora un po'..camminò scalzo fino alla cucina,il pavimento freddo non lo infastidiva.
Si avvicinò alla finestra e scostò la tenda,il sole non era ancora sorto,mentre il caffé emanava il suo profumo nell'aria,due mani lo cinsero in vita abbracciandolo,le sorrise guardandola con la coda dell'occhio,ora entrambi osservavano il sole illuminare le cime dei palazzi..come venuta dal nulla,un'ombra annerì il cielo,poi uno strano,inusuale bagliore accecante..