Keiji Akaashi, un coniglietto ibrido, intraprende una nuova avventura alla Musubi University. Essendo un ibrido di preda Omega, è una vera rarità al campus, ma è determinato a iniziare il suo percorso nel miglior modo possibile. Quando i suoi occhi incontrano quelli del suo coinquilino, il suo mondo comincia a cambiare.
Koutarou Bokuto, un ibrido di lupo Alpha, scopre che il suo mondo è cambiato nel momento stesso in cui incrocia lo sguardo del suo coinquilino coniglio.
Non sapeva che fosse possibile tra un lupo e un coniglio, ma ciò non lo fa dubitare.
Koutarou non permetterà a niente e nessuno di separarli, nemmeno i loro istinti.
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Au mondo Haikyu!!
Caratteri e relazioni:
AkaashiKeiji/BokutoKōtarō, KozumeKenma/KuuroTetsurō, Daishō Suguru, Miya Atsumu, Hinata Shoyou, Meian Shuugo, Sakusa Kiyoomi
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Storia originale di snakemittens, disponibile in inglese su Ao3 con il titolo "Imprinted".
Ringrazio Snake per avermi dato il permesso e l'onore di poterla tradurre.
Archive of our own (Ao3): snakemittens
Twitter: @snakemitten
Link: https://archiveofourown.org/works/42950046/chapters/107908269
Tag aggiuntivi:
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Tratto dal Prologo:
In una casa abbandonata fuori dalla città un ragazzo era stato catturato e imprigionato, per sua fortuna non era stato violentato perchè da quanto aveva capito se fosse stato danneggiato in qualche modo colui che l'aveva comprato avrebbe ucciso il venditore.
In quel momento, però, non poteva agire e doveva aspettare l'istente giusto per poter scappare.
Al sorgere del sole l'uomo che lo teneva imprigionato lasciò l'abitazione.
Il ragazzo era legato al letto con un collare incatenato al muro e delle manette ai polsi del quale non poteva liberarsi senza avere le chiavi, ma questo non l'avrebbe di certo fermato.
Dalla finestra del piano superiore osservò l'uomo andarsene e quando fu molto lontano agì.
Portò la mano attorno al collo, il collare era ricoperto di punte in metallo che gli avevano ferito la carne, ma non poteva toglierlo senza perdere tanto di quel sangue che non sarebbe riuscito ad uscire dalla casa, così provò ad allargare una delle maglie della catena riuscendoci usando gran parte delle sue forze.
Stava male e aveva voglia di piangere, ma si trattene dal farlo perchè quello che doveva effettuare in quel momento l'avrebbe fatto soffrire molto di più. Prese un respiro profondo e senza pensarci oltre picchiò le mani al muro con tutta la forza che li era rimasta fratturandosi le ossa facendole poi passare attraverso le manette.
Si sentiva svenire, ma riuscì a passare dalla finestra rotta della stanza dove si trovava lasciandosi cadere in un cespuglio dove si graffiò.
Ignorò quelle nuove ferite che gli bruciavano e s'alzò scappando tra gli alberi.