"La guerra, da sola, non ti porterà ciò che desideri, né ciò che ti spetta.
La pace, figlio mio, è la più nobile aspirazione per un re, non il dominio".
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Una guerra di logoramento nelle rigide terre del Nord somiglia poco alla gloriosa cavalcata verso il trionfo che Galanár aveva immaginato.
L'aperta ostilità di re Anárion e la decisione di abbandonare Valkano nelle mani dei Nani hanno messo a dura prova la determinazione del principe, che vede la vittoria sfuggirgli di mano.
E mentre Edhel si trova a fronteggiare una mole di conoscenze inaspettata, le certezze di Aidan iniziano a vacillare.
L'avvento del supremo Daimonmaster potrebbe cambiare le sorti del mondo e il Sogno dei Bardi diventare reale, mentre gli echi della battaglia per il dominio di Amilendor si fanno sempre più vicini.
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"Adesso siamo sulle ginocchia degli dei".
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⚠️ TRIGGER WARNING ⚠️
Alcuni capitoli di questa storia contengono scene che potrebbero colpire la sensibilità dei lettori e risultare disturbanti.
Come autore, persona e donna, ho sempre condannato ogni possibile forma di violenza.
La scelta di ambientare la storia in uno pseudo-medioevo europeo e il tentativo di ricreare con fedeltà la temperie e i costumi dell'epoca, tuttavia, obbligano i miei personaggi a essere figli del loro tempo. Un tempo in cui molte azioni, oggi giustamente sanzionate, spesso non costituivano reato in una società dominata ciecamente dal patriarcato e dal privilegio maschile.
La Storia, purtroppo, non può essere sovrascritta, ma di certo può essere cambiata. La speranza è che la consapevolezza degli errori del passato possa giovare a migliorare il presente e il futuro.