In una terra dove i cieli d'estate sono viola, e blu scuro d'inverno senza la luce rossastra del sole, e i vampiri sono in guerra con gli esseri umani e gli elfi quasi scomparsi, Ivark, il protagonista, è un vampiro da troppi anni, anzi, secoli. Egli, quando ancora era umano, un tempo viveva in un castello con la sua famiglia, ma dopo la loro morte a causa di una feroce guerra con un Paese di soli vampiri, perderà tutto, moglie, figli, parenti titolo nobiliare e amici. Durante una battaglia, in un momento di sconforto verrà morso e da allora la sua vita cambierà completamente. Da allora la Morte, una figura che assume molteplici forme lo accompagnerà constantementre ricordandogli che la sua vita, ogni ora, minuto e secolo è un attimo regalato un dono da non sprecare. E grazie a uno sgangherato gruppo, formato da un elfa cacciatrice di taglie, un medico poco ortodosso e ambiguo, un mezz'elfo, una domestica e un bambino mezzo lupo, andrà incontro al suo destino, fatto di vendetta, rancore, e forse, perdono. Eccovi la storia di Ivark, Ithil, Minh, Bentho, Markann e Werrsot, un armata Brancaleone versione fantasy fuori dagli schemi, imbarcati in un viaggio dell'eroe che, fra l'introspettiva, il drammatico e l'umorismo di chi non vuole prendersi sul serio, vi condurrà in una fantastica avventura. ____ Quadro in copertina: la persistenza della memoria di Salvador Dalí, da cui ho tratto il titolo per questa storia.
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