"Sei un po' diverso, tesoro. Non lo so, probabilmente è perché non ti vedo da mesi, ma qualcosa è cambiato in te." La madre di Christofer allungò una mano, posandola su quella del ragazzo. Sulle sue labbra rosee apparve un sorriso leggero, tirato. "Sei sicuro che vada tutto bene? Mangi abbastanza? Dormi abbastanza, vero? Qui in casa ho sempre il tuo vecchio materasso, se vuoi-" "Sto bene, mamma" disse il ragazzo. Egli appoggiò una mano su quella della madre, accarezzandola. Il suo primo pensiero fu che non voleva farla preoccupare - la depressione era già qualcosa di piuttosto preoccupate e con la quale doveva convivere tutti i giorni, altri pesi sulle spalle sarebbero stati solo d'intralcio. Ma forse... parlarne non era una brutta idea. Certamente non l'avrebbe rassicurata, ma era un argomento... beh, leggero? Nemmeno Christopher lo sapeva. Ma forse parlare con sua madre dei messaggi che ultimamente riceveva non era una brutta idea. Di come essi fossero sempre presenti, ogni giorno negli ultimi mesi... di come essi sapessero prevedere eventi nell'immediato futuro, senza mai sbagliare una mezza volta... di come si fossero fatti insistenti e, piano piano, stessero prendendo posto della sua vita. Forse, parlarne poteva essere una soluzione... ** ** ** ** Non era stata una casualità se, a 27 anni, Christopher aveva deciso di fare le valigie. Se n'era andato, senza voltarsi, lasciandosi alle spalle una madre depressa, un gruppo di amici... beh, lasciamo perdere, un ex poco fedele e una cittadina triste e noiosa. In mente non aveva avuto un piano, voleva solo cambiare aria, prendere la sua vita in mano... E quando si trasferisce a Maryll, non si aspetta che la sua vita verrà sconvolta da una serie di messaggi di avvertimento, i quali sono capaci di prevedere il futuro prossimo e che... provengono da un numero sconosciutoAll Rights Reserved
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