Se deve essere sincero, non ha ancora ben capito come funziona il suo Haki. Sa solo che quando la bordata arriva, non è il senso di conservazione verso sé stesso a muoverlo, nemmeno per Nami, poco più in là sul pontile rispetto a Zoro. Quando il colpo arriva, è lo spadaccino che mette a terra, spingendolo per le spalle, buttandosi su di lui per tutto il suo peso e rotolandogli oltre, spinto dalla fitta di dolore alla schiena che per una manciata di secondi gli mozza il respiro. «Sanji?» Lo sente farfugliare mentre si solleva sui gomiti e torce il busto per guardarlo. Vorrebbe farsi una risata, è la prima volta che lo chiama per nome da che si conoscono, ma il male che sente gli permette solo di gorgogliare un suono vagamente divertito.