In questa storia si parla di Anya Hate, una bambina i quali genitori sono scomparsi quando aveva solo cinque anni. È stata adottata dalla famiglia Hate ed ha frequentato la Royal Academy per tutta la vita. A sette anni, dopo l'adozione, è stata subito adocchiata da Ray Dark, un amico di famiglia, ha visto in lei un talento immenso e visto che non c'era nessuna regola che obbligasse le ragazze a non giocare nelle stesse squadre dei ragazzi, Dark la allenò per farla diventare la prima.
È una ragazza estremamente carismatica, protettiva con coloro che ama, allo stesso tempo però ha una capacità innata nel capire la mente altrui. Le piace trovare i punti deboli degli avversari e usarli a suo favore, quando trova una breccia diventano tutti sue prede. Lei non caccia per nutrirsi, ma per divertirsi.
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Aaaaallora, avremo qualcosa di diverso in questa storia; per esempio i personaggi principali hanno tutti tra i 15 e i 17 anni. Non ci sono spoiler sulla parte romantica della storia perché secondo me è più bello così. E ci vorrà un po' prima che Anya trovi la sua metà. Mi raccomando non saltate a conclusioni affrettate, o almeno ve lo consiglio. È la mia prima storia quindi accetto le critiche costruttive però non siate troppo cattivi per favore😅
Se avete deciso di provare a leggere vi ringrazio e ci vediamo all'interno dei capitoli👋🏻
Ho sempre creduto che la vita sia fatta per due persone. Alla fine ogni cosa che ci circonda lo dimostra.
I sedili della moto, le altalene, le confezioni dello yogurt e un milione di altre cose che non mi vengono in mente.
Abbiamo due occhi per guardare, due mani per tenere per mano la persona che amiamo, due piedi per camminare, due orecchie per sentire.
Se ci facciamo caso il mondo non potrebbe funzionare se determinate cose non andassero sempre in coppia.
Mi piace pensare che per vivere ci sia bisogno di un complice.
Copiare a quella verifica non sarebbe stato facile senza quell'amico, fare quello scherzo non sarebbe stato divertente senza quella persona disposta a farlo con te.
Se penso ad una vita senza un complice vedo una vita vissuta a metà. Abbiamo bisogno di condividere per vivere.
Abbiamo bisogno di un complice.
Dov'è il mio?
Forse penso che la vita da sola sarebbe noiosa solo perchè sono cresciuta con due fratelli e una sorella più grande e che per questo in casa qualcuno con cui stare c'è sempre stato.
Probabilmente perchè sin da piccola ho divorato libri e serie tv e l'idea dell'anima gemella mi piace molto.
Non ho ad oggi un complice.
Una persona da capire al volo, con cui parlare di tutto con poche parole.
Forse inseguire il mio sogno è la strada per cominciare. Forse qualcuno con la mia stessa passione potrebbe diventare mio complice...