𝑭𝑳𝑶𝑺 𝑳𝑶𝑻𝑰

Tra le strade di Skid Row si posano solamente cenere, povertà e violenza, neppure il tramonto californiano riesce ad addolcire l'atmosfera intrisa di sofferenza, pazzia e malvagità.

🪷Renée Morau questo lo sa. Prima d'imparare a camminare, le è stato insegnato di non dar confidenza a nessun passante, a riconoscere il pericolo, a vivere in un quartiere in cui la sopravvivenza è l'arma per restar in vita. Ha disegnata addosso un'esistenza decisa e terminata senza neppure averla vissuta a pieno. Ma, sa anche che vuol fiorire lontano, però prima deve imparare l'arte della sopravvivenza.

🥊Artem, invece, l'arte della sopravvivenza se l'è incisa addosso, sottopelle, dove tutte le armi per resistere sono lecite, pure se immorali. L'importante è restare vivi, finché il tichettio dell'orologio non scatta e decreta la fine, ma tu vivi più che puoi.

Renée e Artem sono legati inesorabilmente da un filo che non sanno ancora di avere addosso e da una sofferenza che cola su ogni punto del corpo, soprattutto non sono ancora a conoscenza dell'esistenza dell'uno dell'altro.

Lei vuole imparare a maneggiare l'arte della sopravvivenza, per poter rinascere.
Lui ancor prima di vivere, ha imparato a sopravvivere, e nella rinascita non crede, se di fatto non ha mai vissuto fino ad ora.

Ciò che resiste non sempre è vivo e ciò che è morto, spesso arde più della vita stessa.