Non la chiamerò raccolta di poesie perchè sarebbe come dare un nome ad una parte di quello che sono io. Non è solo una semplice raccolta di poesie, è descrivere emozioni, raccontare sensazioni, raccontare quello che sono, parlare di quello che mi compone, di quello che io sento come mio. È una parte di me che metto a nudo, una parte importante, ovvero quella che descrive attraverso parole d'inchiostro, allegorie nascoste, ciò che è Irene ciò di cui sono intessute le fibre dei miei pensieri. Ho deciso di non tenerle solo per me, sperando che possa arricchire qualcuno, che possa lasciare un'impronta in mezzo a mille altre incisioni di fuoco che rimangono scolpite sulla parete dei nostri ricordi.
"Non ho mai provato a dare una definizione di sogno, ma adesso, so per certo che un sogno è dove possiamo essere noi stessi. Il posto che ci incanta, il posto che ci suscita emozioni che cerchiamo con urgenza negli sguardi passeggeri. Quello che per noi è il senso del nostro essere, il luogo di cui non potremmo mai stancarci."
Parole che escono dalla bocca come fogli passati da sotto la porta.
In silenzio strisciano, il contenuto è segreto, fresco di inchiostro che narra parole sempre taciute.
Parole egoiste, mai capite.
Parole che sentono il bisogno di essere espresse, che vogliono un posto nella realtà, fuori dalla gabbia in cui sono rinchiuse, la nostra mente.
E che una volta uscite fuori, tirano un sospiro di sollievo.
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Diario di pensieri casuali appartenenti ad un'adolescente confusa🌪⚓️🛟