È così facile cadere. È così facile arrendersi, addormentarsi. La fine può simboleggiare un sollievo.
Ma fino a prova contraria, ogni qual volta che la morte ci sorride, lottiamo. Ci divincoliamo dalle sue braccia, cercando di non soccombere.
E se la morte ci desse appuntamento, ogni giorno? Ogni notte?
E se la morte fosse un ragazzo con la faccia coperta da una maschera?
Una ragazza come tante, distrutta dalla lontananza da casa, andrà incontro a questo.
Le pagine dei libri di storia girano vorticosamente, mentre un mistero mai svelato verrà riportato alla luce.
Sta alla protagonista sopravvivere a tutto ciò. E tu, caro lettore/lettrice? Riuscirai ad arrivare alla fine della storia?
Dal testo:
Con un sospiro tremante digitò le poche parole sullo schermo:
'<< Ben, ci sei?>>'
* * *
AVVERTENZE:
Creepypasta, la cui storia di Ben non mi appartiene, i crediti vanno all'inventore.
La storia in generale non segue la solita trama, i fatti non saranno gli stessi della solita storia e sarò io a dargli l'ordine esatto.
Scriverò un sacco di tracce appartenenti anche alle case Videoludiche, sappiate che con questo non intendo creare alcuna accusa contro i loro membri (sono una mega fan della Nintendo, mi darrei la zappa sui piedi da sola).
I fatti sono creati da me, se volete prenderne spunto chiedetemi prima o datemi i crediti (ci tengo tanto a questa storia).
Inoltre, se siete particolarmente sensibili, leggete le avvertenze qui sotto:
-Sangue
-Tortura
-Possibile linguaggio scurrile
-Terrore psicologico
-Menzione di morte e suicidio
-Manipolazione psicologica
-Segni di pazzia (più o meno)
I fanart li trovo su Pinterest e i crediti vanno ai loro artisti. Qualora trovassi la voglia ed il tempo di disegnare, lo scriverò. Vi prego di non ripostarli o, se proprio ci tenete, datemi i crediti, così come per la storia.
Va bene! Direi che è abbastanza!
Buona lettura!
«Anche l'uomo più forte ha le sue debolezze, e le mie sono ben nascoste tra le crepe di una freddezza calcolata.»
In una cittadina di Londra degli anni 20 avvolta dall'ombra del crimine e del potere, Elias Rojas è una figura enigmatica e temuta.
Elias ha costruito il suo impero dalle ceneri con astuzia e spietatezza, guadagnandosi il rispetto e il timore di chiunque abbia incrociato il suo cammino. Nel piccolo pub di Londra, immerso nel fumo e nelle luci soffuse, Elias osserva e trama, cercando nuovi alleati per rafforzare il suo dominio.
Elias è un uomo di misteri e contraddizioni. Il suo volto, scolpito e freddo, è nascosto da uno sguardo profondo e impenetrabile. Un tatuaggio arcano impreziosisce il suo avambraccio: una piccola rosa, i suoi petali avvolti dalle fiamme, come se il fuoco stesse consumando, con grazia crudele, la delicatezza di ogni curva.
Segreti inesplorati gravano attorno a quel simbolo, segreti che Elias stesso dovrà scoprire.
La leggenda della rosa di Kronus è un eco lontano che risuona nella sua vita, un racconto sussurrato da generazioni e avvolto nel mistero. Colui che porta simbolo della rosa é destinato a scoprire un antico potere, ma al costo di un sacrificio che segnerà la sua fine o la sua redenzione.
Quando una nuova minaccia lo raggiunge in una notte tempestosa, Elias comprende che la sua partita è più pericolosa di quanto avesse previsto.
In un mondo dove la violenza è legge e il tradimento è sempre dietro l'angolo, una presenza inaspettata entra nella sua vita, una donna misteriosa, che sembra uscita dalle ombre stesse, supplica un'alleanza contro un nemico comune.
Sebbene Elias sia consapevole del rischio che comporterebbe avvicinarsi a lei, percepisce un'attrazione irresistibile per quella figura enigmatica. È come se un filo invisibile li legasse, trascinandolo verso un destino che potrebbe essere la sua rovina.