Hyperion Moore, unico e preziosissimo figlio del sindaco della contea di Deadwood, gelido, calcolatore e manipolatore, era stato cresciuto dal padre a sua immagine e somiglianza, per guidare il suo impero come un leader spietato e pronto a calpestare chiunque si sarebbe intromesso nel suo cammino. E sarebbe andato tutto secondo i piani... se non avesse mai conosciuto Kyla Jones. Tenace, determinata e allo stesso tempo affabile e gentile; nata in un'umile famiglia di commercianti si era sempre conquistata ogni cosa con le sue forze e cresciuta con un concetto di famiglia che si basava sull'amore reciproco, sull'appoggio degli uni su gli altri e non sulla dimostrazione costante di lealtà e appartenenza. Figli di due mondi lontani si erano incontrati, evitati, insultati, odiati e poi cercati, trovati e poi persi di nuovo. Avevano condiviso un sentimento folle di cui forse non erano mai stati davvero consapevoli ma dal quale Kyla aveva appreso una lezione importante su Hyperion: non importava quanto potesse tenere o meno a lei, lui avrebbe sempre scelto la sua famiglia, si sentiva perennemente in debito con i suoi genitori e non si sarebbe mai permesso di dare loro un qualunque tipo di delusione. Erano passati sette anni dall'ultima volta in cui si erano visti. Kyla e Hyperion non sapevano che la vita li avrebbe fatti rincontrare nel peggiore dei modi e che, ancora una volta, si sarebbero trovati a combattere due guerre diverse per due fazioni opposte. Nessuno dei due era pronto per rivedere l'altro. Kyla era l'aria, il senso di libertà che aveva portato nella vita del giovane, Hyperion era il ghiaccio, gelido e inavvicinabile nascondeva dentro di se una piccola miccia che, se controllata, sarebbe stata capace di scaldare finalmente tutto il suo cuore, ma se non avessero saputo gestirla sarebbe divampata in un incendio che avrebbe finto per bruciarli entrambi.
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