Quante volte releghiamo i tormenti nell'angolo più buio della nostra anima, pensando di poterli cancellare per sempre, per poi ritrovarceli di fronte dopo anni, a colpirci con violenza, senza chiedere permesso?
Forse dovremmo affrontarli una volta per tutte, ritornare sui nostri passi e far pace con loro imparando a convivere in armonia, ma spesso la tentazione ci spinge verso la via apparentemente più semplice: fuggire.
Magari chiudendoli in un cassetto del quale vorremmo buttare la chiave.
Ma se poi ci si trova costretti a riaprirlo, quel cassetto?
È quello che accade a Sara quando, travolta dall'improvvisa perdita dei genitori durante una gelida vigilia di Natale, sceglie di riscrivere la sua storia, allontanandosi dal passato per costruire un futuro diverso, vicino ma distante. Un rifugio contro la disperazione.
Abbandona tutto, spinta solo dal bisogno primario di sopravvivere. Perché quella tragedia non è l'unica stanza buia dalla quale fuggire e l'affetto di sua zia non è sufficiente a impedirle di allontanarsi.
Ma qualcosa continua a tenerla invisibilmente legata al passato e, quando un'altra perdita la costringe a rientrare alla base, si convincerà finalmente a prendere la decisione che da tempo rimandava.
E allora il cassetto dei ricordi, quello che sembrava ormai sigillato per sempre, viene aperto, e Sara si ritroverà inevitabilmente a fare i conti con ciò che ormai le è estraneo, ma anche con rivelazioni che ignorava.
A volte, però, basta avere il coraggio di aprire il proprio cuore e fidarsi per trovare la forza di superare le paure, magari con l'aiuto di qualche segno, spontaneo o meno che sia: la forma di una nuvola, il significato di un fiore, un'anima pronta ad ascoltarti proprio quando hai bisogno di parlare.
È così che Sara, con l'aiuto di Maria e Thomas, fra condivisioni e incomprensioni, ripercorrerà un viaggio profondo e doloroso che la condurrà a sette anni prima, rendendosi infine conto che forse fuggire non è stata la scelta m
Due cugini, distanti in tutto. Geograficamente, caratterialmente, sessualmente. Lorenzo ha 19 anni. E' estroverso, disinibito, sfacciato, gay. Silvio ne ha 17. E' introverso, quasi misantropo, incapace di relazionarsi con gli altri e con la ragazza verso la quale prova un sentimento. Per un disegno del destino, i due giovani si troveranno a trascorrere una settimana assieme, da soli. Dopo i primi iniziali dissapori, impareranno a conoscersi e Lorenzo guiderà Silvio alla scoperta di sé attraverso un percorso di iniziazione sessuale e di superamento dei proprio blocchi interiori.