"Parla. O ti assicuro che non aprire quella bella boccuccia carnosa sarà l'ultima cosa che farai nella tua vita." Il freddo del ferro premuto con ancora più decisione di prima sulla mia tempia mi scaricò un fremito di piacere sadico giù per la spina dorsale. Mai, come in quel momento, mi ero sentita eccitata da dolore e pericolo. Ormai le forze mi avevano abbandonata, lasciandomi in balìa dei desideri di quell'uomo. Sospirai rumorosamente, sapendo che avrei messo a dura prova la sua pazienza ancora una volta. "Fottiti." E ghignai, consapevole che non avrei mai detto niente. E ne diventò consapevole anche lui. La testa mi girava a causa del troppo sangue perso, ma lasciai gli occhi bene aperti, fissandoli in quelli del mio assalitore, decisa a non dargli la soddisfazione di vedermi vacillare prima di morire. Il suo ghigno bianco fù l'ultima cosa che vidi prima di sentire lo sparo. E poi caddi in un oscuro e pacifico oblio.