"Dicono che ti senti così
Con un blocco alla gola
E un pianoforte come spalla
Eccoti qui
Non vuoi deluderli
Non vuoi deluderti
Ma non passa il dolore che fa
Lancia questo enorme cuore e portarlo altrove
Dagli da bere
Tienilo bene
Lancialo nel mare più profondo
E poi mettilo al sole
Tiralo alla luna
Tiralo alle stelle
Fallo vedere prima che ci muore
Dicono che non ami più
Che vuoi strapparti via la faccia
E non tornare più
Dicono che eri meglio prima
Ma tu non sai neanche
Com'eri prima
Dicono
Che hai pensato soltanto a te stesso e che sembri ridicolo
Che dovresti cambiare vestiti e mestiere
Ma dicono quello che dicono
Solo per farti male, per farti incazzare
Lasciali stare, non li ascoltare
Vattene al mare, pensa a ballare, pensa a suonare
E scrivi canzone d'amore
Canzoni d'amore
Anche se adesso ti
Dicono che non ami più
Che vuoi strapparti via la faccia
E non tornare più
Dicono che eri meglio prima
Ma tu non sai neanche
Com'eri prima
Dicono che eri meglio prima
Ma tu non sai neanche
Com'eri prima"
Basta un sorriso per innamorarsi, basta un sorriso per parlarsi, basta un sorriso per amarsi, basta un sorriso per salutarsi, basta un sorriso per dirsi addio. Eppure Margherita non lo fa da tempo, è da un po' ormai che le sue labbra non si distendono in un'espressione sincera, tant'è che non ricorda nemmeno cosa volesse dire essere felici, o magari non l'aveva mai saputo. Un giorno di marzo in una stazione il tempo sembra fermarsi perché al cuore di Margherita basta quel sorriso tra tanti per innamorarsi di Matteo. Un'anima perduta e un cuore innocente da quel giorno vivranno una semplice storia d'amore.
"Provi qualcosa per me?"
Silenzio, respiri, occhi
"Non voglio farti del male"
"L'amore non può fare del male"
"Io posso farti del male"
"Perché continui a non avere fiducia in noi?"
"Perché io mi conosco, Matteo"
"Anche io ti conosco, Margherita"
"Matteo, tu conosci soltanto quello che ti lascio vedere"