STLANK Lo sportello si chiuse, ed erano fuori. Quattro passi, e si ritrovarono dentro. L’odore della carta gli entrò nelle narici, facendogli ricordare i giorni della giovinezza ad Algeri. Ripensò alla scuola, alle corse nei campi, al sole cocente di luglio. Incrociò gli occhi sbarrati del primo che gli fu a tiro. Occhi pieni di paura, di supplica e di terrore. Intorno a lui tutti si mossero, come se fossero stati investiti da un’energia sopita e tribale. Premette il grilletto mentre il lobo dell’insula, lo riportò in braccio alla madre, di fronte al padre, ma soprattutto in mezzo alle vergini. RATATATATA Aveva saputo, anche se non avrebbe dovuto sapere. L’ordine non arrivava dai suoi fratelli, ma dai padroni dei suoi nemici. La testata satirica doveva morire, per servire un progetto che avrebbe alimentato una spirale di violente contrapposizioni. Ebbe un sussulto. E se non ci fossero state tutte quelle ragazze? E se l’imam gli avesse mentito, sapendo di ment