"Sicuramente è colpa dell'umidità e di questo caldo afoso se il mio cervello si è così tanto ammuffito fino a incepparsi(...) Quindi è questo il genere di cose a cui si pensa quando si arriva a quest'età? Si tratterà di un normale processo fisiologico? In ogni caso, per un po' sarà meglio che mi tenga lontano dalla strada: sia mai che un giorno vedendo avvicinarsi a me un Range Rover ad un incrocio io non faccia qualcosa di stupido". Il signor Bersanti è un anziano abbattuto e sconsolato, senza famiglia e senza amici, costretto suo malgrado a fare i conti con la sua vita e la sua angosciante solitudine. Come se non bastasse, ci sono anche i fastidi causati dagli altri condomini e della sua crudele vicina di casa che rendono la sua quotidianità sempre più insopportabile. L'unico spiraglio di speranza del signor Bersanti è rappresentato da una studentessa delle superiori che, una volta alla settimana, gli fa visita per occuparsi delle pulizie di casa. Al tramonto della sua vita, e senza più risorse esterne a cui aggrapparsi, il signor Bersanti si ritrova a partecipare allo scontro tra degrado e dignità, amore e odio, in cui la posta in gioco non è altro che il significato ultimo della sua intera esistenza.