era li in palestra, con un cappellino rosso in testa e il suo telefono circondata dalle sue amiche. era li con quei suoi occhi tristi, era li semplicemente seduta a leggere non so cosa. non è mia abitudine fissare le persone ma lei, o mio dio lei mi spezzava il respiro, non era come le altre, era, diversa se non normale. a differenza delle sue compagne era normale, perche chiunque avesse visto quelle ragazze a prima vista non avrebbe avuto l'impressione che fossero santarelline ecco. insomma era li ogni martedì in palestra insieme alla mia classe, come al solito io giocavo a pallavolo ma diamine lei catturava la mia attenzione come niente e nessuno lo faceva, volevo dirle un semplice ciao, o conoscerla, ma come facevo? come si poteva iniziare un discorso senza motivi? posso solo ringraziare la mia amica Luana di aver cambiato scuola perche è grazie a lei che la conobbi. Camilla, è cosi che si chiamava, Camilla, quel nome mi risuonava nella testa.
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