Abbiamo bisogno di distaccarci un attimo dalla nostra realtà. Basta pensare a questo mondo di merda, spostiamoci da un'altra parte, anche in un posto che potenzialmente potrebbe essere possibile, ma se non finiamo la nostra vita non potremmo mai sapere della sua effettiva esistenza. Lo scopo di questa storia è quello di concentrare il nostro intelletto su qualcosa che non si può verificare, però siamo uomini, abbiamo la ragione, utilizziamola, postuliamo questi due mondi. Non è nulla di troppo faticoso da gestire per la nostra mente se ci si pensa: parlo di Paradiso e Inferno.
Prima che leggiate la descrizione della trama, è importante sottolineare che la storia è esclusivamente frutto della mia immaginazione e nulla può in alcun modo rimandare a fatti realmente accaduti. Detto questo:
I protagonisti sono Zemira, un angelo la cui particolare caratteristica è quella di essere la favorita di Dio, e Shiva che invece in questo contesto assume le sembianze di un demone con delle caratteristiche angeliche, e al contrario di Zemira, lui è il più odiato da Satana. I due, per ragioni che solo leggendo la storia potrete capire, non possono dialogare in alcun modo e non possono tantomeno vedersi. Eppure, in qualche modo riescono a conoscere l'esistenza l'uno dell'altra.
La storia è narrata in terza persona, e la loro conversazione avverrà tramite l'utilizzo della poesia, scritta in un italiano antico rispetto al nostro, ma non temete: per ogni poesia sarà presente la parafrasi, che traduce il concetto e concide l'utilizzo della metrica e delle rispettive metafore.
L'unico spoiler che posso mettervi qui a disposizione è:
"Io sono il figlio del Diavolo con gli occhi verdi" ~ Shiva
Buona lettura.
Completa •
Solita vita, solita noia.
Un giorno la mia migliore amica mi propone di lavorare con lei nell'azienda Western.
Non mi è sembrata una cattiva idea, anzi potevo finalmente avere un lavoro degno per quello in cui ho studiato in questi anni. Non sono riuscita a trovare il lavoro che fa per me, forse perché ancora non avevo trovato l'occasione giusta e ora che mi si è presentata, l'ho accolta al volo. Anche se nel cassetto ho un sogno da realizzare, ma in quel caso ci vogliono tanti soldi e costanza... Soprattutto tanto studio!
Per ora in agenzia mi sono ambientata molto velocemente, visto il comfort e l'allegria di tutti i dipendenti.
Un giorno dei tanti, durante una pausa, sento parlare di un certo James, nonché il figlio minore della famiglia Western, arrivato per una mini vacanza e stare un pó con suo padre.
Quella mattina ha fatto eruzione nell'azienda, creando chiacchiere e curiosità sopratutto fra le ragazze
Ad essere sincera ne sono rimasta colpita anch'io. Insomma non capita tutti i giorno di vedere un ragazzo così maledettamente perfetto.
Nella mia mente ribadisco fin da subito che è IL FIGLIO DEL MIO CAPO e non potrà mai succedere nulla. Sarebbe la fine per me e per la mia carriera appena cominciata. Spero non siano le mie ultime parole famose