La foresta era temuta. Spaventosa, secondo alcuni. A lei non era mai sembrato così, forse perché quella foresta era sua. La pace regnava tra quegli alberi, che possenti si stagliavano fino al cielo. Tutto era luce, e oscurità. Quel bosco esisteva, come sospeso nel tempo. Non aveva mai visto una persona, escluse le sue sorelle, naturalmente. Daphne e Giunone. Non aveva mai visto un uomo. Alle volte, Giunone faceva visita al di fuori della foresta. Lei non era mai uscita. Aveva paura. L'uomo era alto, la chioma scura e ribelle. Indossava degli strani abiti. Era spaventata, ma provava curiosità per quell'essere, così al di fuori del suo mondo. Non poté chiedere del suo nome, l'uomo non capiva la lingua della natura. Quella di lui era fatta di suoni spezzati, pieni di pause. Una lingua che sembrava urlare, non sussurrare parole gentili. Quando lei si allontanò, sentì un sussurro. Diceva: "resta", ma lei non lo capì. Lei era libera, lei era Diana, e questa é la sua storia.