"Il Sussurro delle Ombre" narra la storia di Samuel, un giovane studioso che si reca in un piccolo villaggio in cerca di verità sulla maledizione che lo avvolge. Attratto da un antico manoscritto proibito, Samuel scopre l'esistenza di un'entità malevola chiamata l'Ombra Eterna, legata a oscure vicende del passato.
Il manoscritto, custodito nella biblioteca del villaggio, si rivela pericoloso e, mentre Samuel lo studia, attira l'attenzione dell'Ombra Eterna. L'entità malvagia, risvegliata dalle parole del giovane studioso, comincia a manifestarsi, portando con sé una maledizione che minaccia il villaggio e coloro che cercano di svelarne i segreti.
Con il proseguire della trama, Samuel si trova coinvolto sempre più nell'oscura trama che circonda l'Ombra Eterna. Mentre cerca di svelare la verità, deve affrontare sfide oscure, incontri sinistri e la minaccia sempre crescente dell'entità malvagia che sembra inseguirlo.
Il racconto si sviluppa attraverso momenti di suspense, rivelazioni inquietanti e la lotta di Samuel per liberare se stesso e il villaggio dalla maledizione che li avvolge. La trama esplora temi di coraggio, sacrificio, e la sottile linea tra la conoscenza e il pericolo che essa può portare.
"Il Sussurro delle Ombre" è un intreccio avvincente tra il mistero dell'antico e l'oscurità che si cela dietro la ricerca della verità.
Sequel di "Hate or Love?"
"Lui vedeva l'oscurità nella sua bellezza e lei vedeva la bellezza nella sua oscurità"
Di nuovo ad Hogwarts, con il costante borbottio alle mie spalle e il settimo ed ultimo anno ad attendermi.
Non avevo idea di cosa sarebbe successo, non potevo saperlo.
Non potevo di certo immaginarmi le scoperte, le delusioni, i litigi, le avventure, le prove, i ritorni e i misteri che mi stavano attendendo.
Solo un cosa me la sarei potuta immaginare: i miei sentimenti per lui.
Avevo immaginato che con il tempo sarebbero scomparsi, tornando ad essere una mera illusione, un ricordo piacevole per quanto mi costasse ammetterlo.
O forse, alla fin fine, nemmeno quello potevo immaginarmelo.
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Tratto dal capitolo XIV.
-Sai- disse continuando ad accarezzarmi delicatamente i capelli -dicono che in cielo c'è una stella per ognuno di noi, sufficientemente lontana perché i nostri dolori non possano mai offuscarla-
-E tu ci credi?- chiesi alzando il mento per guardarlo negli occhi.
Ma lui non guardava me, i suoi occhi sembravano persi nell'infinito.
Come se stesse cercando la sua stella.
-Si- disse -ci sono così tante costellazioni nell'infinito, perché una stella non può appartenere ad ognuno di noi?-
-E tu l'hai trovata la tua?- chiesi
-di stella, intendo-