Taylor Smith è una ragazza di diciannove anni che vive in una città divisa in due parti: la parte dei piani alti e quella dei piani bassi.
Nei piani alti vivono tutte le persone ricche e potenti, mentre nei piani bassi le persone povere e deboli.
Taylor vive da sempre nella parte della città dei piani bassi; in quello schifo a cui è stata condannata a vita per colpa delle persone dei piani alti.
Lei, però, vuole fare qualcosa per cambiare la sua situazione e quella delle persone che popolano, come lei, i piani bassi. Lei vuole sterminare tutte le persone dei piani alti e ricominciare una nuova vita. Lei vuole finalmente fare "giustizia" e dare a tutti coloro che hanno sofferto una vita migliore.
Lei è sicura di riuscire a portare a termine quel suo obbiettivo, ma una serata di pioggia cambierà tutto e metterà in discussione tutte le sue convinzioni...
"ero da sempre stata cresciuta nel male, in quel male viscido e squallido che solo pochi hanno conosciuto.
La mia famiglia mi aveva insegnato che uccidere era giusto e che il contrario era sbagliato ; mi aveva insegnato che rubare era giusto e che il contrario era sbagliato; mi aveva insegnato che nella vita si doveva essere egoisti se si voleva sopravvivere... "
Tratto dalla storia:
" Noi ultimi, saremo i primi. Loro primi, saranno gli ultimi. Questo è il futuro a noi destinato; un futuro immutabile che era ormai stato scritto nelle stelle. "
⚠️ATTENZIONE ⚠️
In questa storia ci sono scene che potrebbero urtare la sensibilità di qualcuno, quindi se siete sensibili a certi argomenti (sangue, scene molto violente, ecc...) non leggete.
Detto questo spero che la storia vi piaccia.
Makoto_14 ~
Se dovessero chiedere a Ginevra di parlare del destino, molto probabilmente userebbe come esempio lei e Kenan.
Parlerebbe di come il suo telefono, cadendo a terra quella sera allo Juventus Stadium, le avesse fatto incrociare gli occhi brillanti del giovane.
E ancora, citerebbe della notte in cui si era ritrovata ad aiutarlo con una gomma dell'auto bucata.
Tutto ciò senza mai averlo visto prima. Nessuno dei due fino a quel momento sapeva uno dell'esistenza dell'altro.
Per Ginevra quello, era destino.