«Quindi lavori qui, dopo l'università?»
«Ti dispiace?»
«Al momento no.»
🌕
«Hai degli occhi tremendamente belli, per essere così vuoti.»
«Che ne sai tu? Non conosci niente di me.»
«Non ho bisogno di conoscerti per capire quanto tu sia cresciuta in fretta, piccola V.»
🌕
Venere è sempre stata consapevole di quanto la vita fosse difficile. Eppure, ha sempre colto degli insegnamenti, da qualsiasi esperienza, soprattutto da quelle negative.
O forse si è limitata a contare i dettagli infimi, quelli che la mente si ostina gelosamente a conservare, pronta ad elaborarli ogni volta che si presenta l'occasione giusta.
Venere ha imparato a precedere persino i suoi pensieri; e quei dettagli è stata in grado di raccoglierli, uno ad uno, e li ha inoltrati perfettamente sotto la pelle, in quegli strati d'infinita perdizione, fino ad abbandonarli nelle coltri ghiacciate della sua anima decaduta. È maturata in fretta, e ammetterlo non è mai stato un problema, per lei; e affronta le persone senza paura, con la vuotezza tipica di chi i sentimenti li ha ripudiati.
E ha creduto di poterlo fare anche quel giorno in università, quando Bruno Bucciarati le ha dato una spallata talmente forte, da farle rovesciare il caffè sul pavimento del cortile.
Non aveva idea dell'inferno che l'attendeva.
Lei, che di inferni ne aveva attraversati troppi.
E Bruno, al contempo, non poteva prevedere il futuro che il destino aveva in serbo per lui.
Aveva imparato a sfidare il demonio e si considerava suo diretto discendente. Perché i peccati, ormai infiniti, non gravavano più sulla sua coscienza.
Venere e Bruno.
Due supernove in collisione, con il pericolo imminente di esplodere.
O forse due anime disintegrate, tanto simili da poter collimare.
⚠️ATTENZIONE⚠️
⚠️DARK ROMANCE⚠️
STORIA CON CONTENUTI FORTI E ARGOMENTI CHE POTREBBERO URTARE LA SENSIBILITÀ!
LEGGETE A VOSTRO RISCHIO E PERICOLO!
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