Chi sa mai che da un gioco nasca qualcosa di più grande ed importante? Chi dice che non si cambia per amore? Beh, da Scopa-amici a una famiglia. Due ragazzi, Mattia e Rosy, 21 e 19 anni. Vivono un avventura in cui scoprono lati di loro stessi che non si sarebbero mai aspettati. Da semplici adolescenti a genitori. TRATTA DAL CAPITOLO 17 Sono le 22 passate ed ero sfinita ma avevo voglia di fare un'ultima cosa prima di andare a letto. Dopo aver parlato con Marta della lettera l'abbraccia e la ringraziai, mi precipitai in camera. Mattia stava giocando a qualche stupida applicazione che avrà scaricato. Mi avvicinai a lui e mi stesi sul letto "scusa per prima ero davvero emozionata per le parole che ci ha scritto tua mamma..." presi una pausa " mi ascolti per favore?" Si girò e si mise a guardarmi con aria annoiata. "Ecco grazie, so che avevi piani diversi per stasera ma mi farò perdonare..." gli lasciai un bacio casto e dolce sulle labbra. Mi alzai per spegnere le candele, la stanza era buia oramai. Mi rimisi dalla mia parte del letto, il mio fidanzato era girato dall'altra parte. Sapevo che era arrabbiato, ma non era al corrente di cosa gli aspettava quella stessa sera. Ero indecisa se toccarglielo oppure se iniziare il suo fai da te. Mi levai il pigiama e iniziai a toccarmi, il respiro si faceva sempre più corto. Iniziai toccandomi il seno, mi toccavo in modo decisa e dalla mia bocca trapelò un gemito. Sapevo già che Mattia era al corrente di ciò che stavo facendo tanto le sue mani non tardarono a impossessarsi del mio seno. Inizialmente palpava dolcemente, poi mi misi a cavalcioni sopra di lui e iniziò a essere meno amore e più sesso. Odiavo e amavo il suo bipolarismo.