Alessandro, era un casino unico. Non c'era spazio nella sua vita per l'amore. Non c'era spazio nella sua vita per provare emozioni più forti, di quello che avrebbe provato a scambiare sudore e intimità con uno sconosciuto, incontrato per caso in qualche locale milanese. Ormai era come una procedura su un libretto d'istruzioni, che gli garantiva di proteggere il suo cuore, dalle incursioni non richieste di chiunque altro. Riccardo, non pensava mai alle conseguenze delle sue azioni. Faceva cose strane senza neanche pensarci, senza mai chiedersi se fosse la scelta giusta. Ed era giusto così, perché a vent'anni ancora non hai vissuto nulla, ancora non hai sofferto per nulla, ancora hai il cuore pieno di speranze. E Riccardo era così, viveva alla giornata. Si innamorava alla velocità della luce, cambiava idea con la stessa velocità con cui si si cambiava le mutande.