In un regno antico e dimenticato, chiamato Dragaryen, si sussurrava una leggenda che avvolgeva le terre come la nebbia mattutina. Si raccontava di un Drago, maestoso e temibile, che scese dal cielo in forma umana e sedusse una donna del villaggio. Dall'unione proibita nacque una bambina, una creatura di fuoco e sangue di drago, destinata a possedere poteri che andavano oltre la comprensione mortale. La piccola aveva capelli rossi come le fiamme danzanti di un falò e occhi blu profondi come l'oceano in tempesta. La madre, consapevole del pericolo che la loro esistenza avrebbe potuto attirare, nascose la bambina al mondo, proteggendola con ogni mezzo. Per cinque anni, la loro vita fu un susseguirsi di momenti rubati alla libertà, finché la tragedia non colpì. La madre fu scoperta e uccisa, e la bambina, ormai orfana, fu rinchiusa nelle fredde mura di un castello, prigioniera di un destino crudele. La ragazza crebbe senza mai conoscere il significato della libertà, guardando il mondo esterno attraverso le strette feritoie di una torre che sembrava toccare il cielo. Ma nel profondo del suo cuore, un fuoco ardeva in attesa del giorno in cui avrebbe potuto spiegare le ali e reclamare il suo retaggio di drago. E così, nel giorno del suo quindicesimo compleanno, il destino iniziò a tessere una nuova trama, una trama che avrebbe potuto cambiare per sempre il corso di Dragaryen , del mondo , E di Liryana stessa.
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