Long_35k
Larry!au
Questa storia non è mia, ma appartiene all'autrice CuckooTroke su Ao3, che mi ha gentilmente dato il consenso per tradurla, e postarla qui su Wattpad.
"È solo che... sei consapevole che, uh... sei... stai perdendo?"
Harry sente il sangue congelarsi. Il cuore, che batte forte e veloce, gli cade sullo stomaco e le sue spalle si curvano per l'imbarazzo.
"Come, scusa?" chiede, una volta che riesce a ricomporsi e a riprendersi dallo shock. Fa automaticamente un passo indietro, ma dato che è già schiacciato nell'angolo non serve molto per mettere una certa distanza tra loro, "Chi cazzo ti credi di essere?"
"Cosa- No. Oh mio Dio, non volevo- No," dice l'uomo, non appena si rende conto dell'equivoco. Poi indica selvaggiamente il suo petto, "Voglio dire, il tuo- Il tuo petto. Sta perdendo."
O
Dove Harry è incinta di 8 mesi, ha uno scarso equilibrio e dei capezzoli traditori. Sfortunatamente per lui, è proprio allora che incontra un bellissimo alfa in un'affollata metropolitana di Londra. Fortunatamente per lui, il suddetto alfa potrebbe essere la cosa migliore che abbia mai incontrato.
TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=1zhGgqNqyMg
Tratto dal capitolo 1: Louis è sempre stato ritenuto diverso dalla massa di giovani, lì, a San Francisco.
Erano tutti propensi a divertirsi, a fare feste quasi ogni giorno...Ma Louis era diverso. A Louis piaceva ascoltare le composizioni dei più grandi pianisti, dei più grandi violinisti. A Louis piaceva leggere.
Ma Louis non era un tipo tranquillo, come fuori sembrava. Louis aveva l'animo tormentato.
Louis aveva periodi di felicità e periodi di tristezza, come tutti gli esseri umani, ma lui era diverso, lui non veniva capito, o meglio ancora, lui non capiva se stesso.
Louis quando salì su quel treno e vide le porte di quest'ultimo chiudersi, provò tristezza, ma non la diede a vedere. Mandò un dolce bacio con la mano e sorrise alle uniche donne della sua vita. Dopo di che, il treno partì, lasciando al ragazzo l'immagine della madre che salutava con un cenno della mano e le sorelline che guardavano, asciugandosi gli occhi ancora pieni di lacrime con i pugni.