Non sempre la paura trattiene le persone a sé.
Non sempre le intrappola tra le sue braccia impedendo loro di spiccare il volo.È facile mal interpretare cosa, questa forte emozione, a tratti ingestibile, possa in realtà spronare a fare. È scontato fermarsi all'apparenza di essa, alle ansie che provoca, il battito accelerato del sentirsi imprigionato in un tunnel senza fine, inerme ed al buio. Ma se fossimo solo noi gli artefici dei nostri limiti?
D'altro canto le paure primordiali del "fuggi o muori" erano fatte per non farci capitolare di fronte ad una minaccia ben più pericolosa della paura stessa. Questa prendeva possesso di ogni muscolo, di ogni arto, di ogni cellula dell'essere umano facendolo muovere più in fretta, più veloce fino a quando non era al sicuro. E se la paura fosse invece quello straordinario impulso a farci agire? Ovviamente come tutti i turbamenti emotivi, colpisce diverse parti del nostro essere che fanno rispondere in diverso modo, diverse personalità.
Se ci si ragiona intensamente però, anche un altro sentimento, che per secoli è stato soggetto di interesse, raccontato, investigato e cantato può essere un'arma a doppio taglio. Può infatti bloccare o fomentare la nostra risposta ad esso. L'amore.
Questa è la storia delle paure che guidano Tage ed Alexis nelle loro scelte, verso i loro obiettivi e soprattutto verso l'avvicinamento all'amore. Quella porta aperta che ti lascia vulnerabile e che per questo spaventa terribilmente entrambi. Ma se non fossero da soli? E se degli articoli sprezzanti e accadimenti travagliati nell'ombra portassero alla luce scenari di cui nessuno vorrebbe mai fare parte? Verranno sottoposti ai riflettori di ciò che altre persone hanno commesso anche se a pagarne il prezzo saranno loro.
pubblicata: 03/02/2025
Cassie Brooks ha una grande certezza nella vita: Reed Westbrook ha fatto di tutto per cercare di rovinargliela.
Sfortuna vuole che lui sia riuscito ad entrare prima di lei nell'università che ha sempre sognato, la Stanford, e questo per Cassie è solo uno dei tentativi di Reed di farla dannare.
Questo però è il suo anno. È stata finalmente accettata alla Stanford ed ha trovato un piccolo appartamento abbordabile in cui stare senza gravare sulla madre. Avrà un coinquilino certo, ma sempre meglio delle spese ingenti di una camera a Stanford. Non le resta che cominciare a informarsi sui requisiti dell'MCAT per entrare post-laurea nella "Stanford School of Medicine" e convincere il coach della squadra universitaria di atletica a metterla tra i velocisti.
Ma sopratutto: eviterà come la peste Reed Westbrook.
In fondo, il campus è grande e quante probabilità ci sono che dopo due anni lui sia ancora uno dei migliori velocisti della sua generazione? Magari si è infortunato nel frattempo.
Ciò che Cassie non ha considerato però, è che esattamente come lei, ogni velocista ha una caratteristica fondamentale: non si ferma mai fino a quando non ha tagliato la linea del traguardo.
𝓑𝓮𝓷𝓿𝓮𝓷𝓾𝓽𝓲 𝓪𝓵𝓵𝓪 𝓢𝓽𝓪𝓷𝓯𝓸𝓻𝓭 𝓤𝓷𝓲𝓿𝓮𝓻𝓼𝓲𝓽𝔂! 🎓
"𝒲𝒽𝑜 𝓌𝒾𝓁𝓁 𝒸𝓇𝑜𝓈𝓈 𝓉𝒽𝑒 𝐹𝒾𝓃𝒾𝓈𝒽 𝐿𝒾𝓃𝑒?"