Twelve

Ho scritto questa storia perchè Killian ed Eva si sono fatti strada dentro di me e si sono appiccicati alla mia pelle, alla mia gola, costringendomi a dargli voce.
Questa è una storia di vendetta, conti in sospeso, fantasmi del passato che tornano a bussare alla porta e chiedere il conto di quanto dato.
Eva Logan deve nascondersi a Cleveland perchè è la testimone chiave contro l'assassino della madre.
La sua vita viene stravolta, ridotta a brandelli.
Viene da un mondo viziato, di apparenze e lustrini, la Washington altolocata che non è in grado di provare sentimenti ma sa soltanto usare e poi buttare via.
Costretta a fingersi una persona totalmente diversa, dovrà frequentare l'ultimo anno di college lontana da quel mondo che le appariva famigliare e che scoprirà piano piano di non aver mai conosciuto.
È una donna forte, irrequieta, spezzata, con il ricordo del sangue a perseguitarla la notte.
Lui è nato e cresciuto a Cleveland ed il mondo lo ha visto soltanto attraverso gli occhi della rabbia di un bambino abbandonato e ferito.
A 14 anni gli hanno sparato e da li tutta la sua vita è cambiata.
Un padre assente, una madre incapace di voltare pagina.
Killian ha 23 anni ed è bello da star male, questo pensa Eva quando si imbatte in lui per la prima volta.
È maledetto, se lo ripete ogni volta che si guarda allo specchio.
È sbagliato, ha venduto l'anima al diavolo con un biglietto di sola andata.
ma quando due cocci rotti si incontrano, come frenare l'attrazione viscerale che li spinge in tutti i modi a cercare di incastrarsi?
Lei è una bugiarda.
Lui, con i suoi occhi di ghiaccio, è un traditore.
Potrà mai esserci un lieto fine?